Va infatti segnalato che la messa all'indice del <Il Poema dell'Uomo Dio> NON FU PER I SUOI CONTENUTI CHE A TUTT'OGGI RIMANGONO DI UN OTTIMA ELEVATURA LETTERALE, MORALE E TEOLOGICAMENTE CORRETTA. Tanto è vero che il Cardinale Tettamanzi disse nella sua lettera che poteva essere pubblicata (così come sta, dunque!) il che significa che non vi è nulla di pericoloso, o contrario alla fede contravvenendo anche al giudizio subdolo della condanna CHE FU PER IRRRESPONSABILITà DEI SERVITI CHE ALL'EPOCA LA DIFFUSERO SENZA IL NULLA HOSTA RICHIESTO dalla Congregazione.</poema>
Non trovo pertanto giusto insistere sulla strada della condanna quando è venduta senza nessuna proibizione, nemmeno a quei "i cattolici più sprovveduti" dei quali accennaste, nonostante Tettamanzi aggiunse di suo 'a patto che non la si ritenga di origine soprannaturale', ma frutto della sua fantasia...Curiosa questa affermazione perché doveva essere veramente un genio questa scrittrice!
Forse voi non siete al corrente dei recenti studi che alcuni appassionati lettori hanno fatto in Israele e in Africa, confermando i nomi di città, paesi, zone a lei sconosciute, descrivendole immobilizzata in un letto, nonché Nomi propri di personaggi vissuti ai tempi di Gesù e mai menzionati nel Vangelo, tempi e datazioni che sono risultate sorprendentemente credibili.
Ho come l'impressione che vi siete dati l'autorità di una ulteriore condanna dell'Opera. Vi chiedo: ma quanti di voi l'hanno letta tutta!? E perché oltre ai motivi "contro" le sue opere non vi premurate di leggere anche i "pro" per essere onesti?
Ecco perché ritengo questa vostra uscita nel 50° anniversario della morte di questa mistica, servìta, morta in odor di santità, sia stata inopportuna, faziosa e disonesta. Chiedo giustizia verso questa santa Creatura, che tanto ha sofferto per amore di Gesù e della sua Opera, voluta come nuova evangelizzazione per tutte le anime desiderose di conoscere meglio Gesù Cristo Nostro Signore e Redentore.
Credo che ogni buon cristiano debba SEMPRE ricercare la verità per essere totalmente scevri da pregiudizi personali verso ogni giudizio su persone o cose, e verso un Opera che meritererebbe essere maggiormente consciuta nel suo valore autentico non solo letterale,ma morale e teologico, nonché verso questa Serva di Maria offertasi Anima Vittima al suo Gesù e che purtroppo è misconosciuta ancora da troppi cattolici. E' una ingiustizia.
Auguro a tutti voi che vi reputate 'amici di Ratzinger' una maggior conoscenza dell'Opera che ha meravigliato Personaggi di tutto rispetto come Papa Pio XII° che ha ritenuto di dire, dopo attenta lettura dei fascicoli di allora: <pubblicatela così come sta, la gente capirà>!
Questi gli studi eseguiti riguardo ai dettagli elencati nell'Opera e nei Dettati:
tutti i pro e i contro su Maria Valtorta nel sito ufficiale:
Cordiali saluti
Maria Pierobon Faedo
TESTIMONIANZA DI DON Leonardo Maria Pompei Maria Valtorta è da leggere e diffondere...Parola di prete "assai severo", dottore in teologia dogmatica e...molto amico ed estimatore di Papa Benedetto XVI (quindi molto amico di Ratzinger...). Ave Maria!
TESTIMONIANZA DI DON Armando Loffredi Il Poema dell'Uomo Dio l'ho letto tutto d'un fiato (10 volumi!) in preparazione alla mia ordinazione sacerdotale nel luglio del '67. Me ne fece dono il caro Padre Corrado Berti che era mio Padre Spirituale. Il Poema mi ha fatto capire ed amare meglio e di più il Santo Vangelo di Gesù. Pace e gioia! -
Padre Berti era un santo... Era tutto amore , carità e gentilezza con tutti e sempre. Era del tutto innamorato di Gesù e della Madonna. Quando il Pema fu messo all'Indice, mi disse: "C'è pericolo che mi mettano in mezzo ad una strada... Ma io credo che in questi scritti della Valtorta c'è il Dito di Dio!"...". Ed io gli risposi: "Padre, se lei crede questo perché temere? vada avanti sereno". E così fece, e fece bene. Egli era anche convinto che Paolo VI tolse l'obbligo dell'imprimatur proprio per andare incontro al Poema che lui stesso leggeva. Infatti egli chiese udienza al Papa per avere l'imprimatur per il Poema, e mentre era in sala d'attesa in vaticano, il Papa gli mandò a dire di leggere l'Osservatore ... C'era la bella notizia che l'imprimatur non era più di obbligo per la pubblicazione di libri di spiritualità. Padre berti era professore di teologi aal Marianum di Roma e i ritagli di tempo li dedicava a copiare e a fare nore agli scritti dele aValtorta. E un giorno mi mostrò l'archivio delgi scrtti al marianuma e midisse: "Il mio lavoro è finito...ora io partirò per ilCelo..." Fu l'ultima volta che ci vedemmo sulla terra. Padre Berti, prega per noi! Maria Valtorta, prega per noi! Pace e gioia!.
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